« E' il romanzo di Mary Shelley che Branagh ha messo in scena in questo film, non un personaggio, quindi, ma una storia. La sceneggiatura ha il pregio di modificare il testo originale proprio laddove risulta poco credibile alla lettura, in modo da depurarlo di tutte le ingenuità della scrittura giovanile dell'autrice (lo scrisse a 18 anni) senza alterare la potenza, l'intensità e l'eccesso di passione contenuti nel romanzo e nel tema. Da vedere. »
« E' quel che può succedere allo spettatore di questo film, soprattutto se decide di vederlo in inglese. Branagh è talmente convincente nella sua interpretazione del più ermetico e inspiegabile cattivo del teatro shakespeariano, che alla fine,senza neppure accorgertene, ti ritrovi a dire "Emilia stai zitta, non dire niente".
Regia misurata e splendida fotografia come in tutti i film di Oliver Parker. »
non è il suo capolavoro..., 09-11-2010, ritenuta utile da 1 utente su 1
« ...ma qui Branagh ti lascia con un sorriso sulle labbra che non riesce proprio ad andar via. Non è azzardo da poco prendere un'opera teatrale seria, addirittura un'opera tra le più particolari di Shakespeare, con una conclusione atipica e un plot ancora più atipico, e pretendere di farne un nmusical, per di più senza usare musiche originali, ma infilando Cole Porter e compagnia in un contesto assolutamente imprevisto. All'inizio stranisce e stupisce questo strano film, ma a poco a poco, complici la bravura degli attori, la bellezza delle musiche e la grandezza del verso shakespeariano (anche in questo caso la versione in inglese è da preferire), senza rendersene conto lo spettatore stranito si intenerisce e si innamora. »
The eternity version, 09-11-2010, ritenuta utile da 3 utenti su 3
« 4 ore e passa di puro piacere estetico e godimento intellettuale. Questo film dal cast stellare e dalla regia impeccabile rappresenta un unicum nella storia del cinema e del teatro al cinema. Nessuno prima di Branagh aveva osato una versione integrale, nessuno probabilmente ci riproverà mai più, vista la crisi e lo scarso coraggio culturale delle case di produzione (quando uscì nelle sale neppure questo capolavoro ebbe un adeguato successo di pubblico). Grandissime prove attoriali, splendida colonna sonora, un trionfo la fotografia con la nitidezza dei 75 mm (altra "pretesa" del regista, dall'effetto indimenticabile). Due parole su questa regia. Brillanti e originali le scelte interpretative del testo date da Branagh, prima fra tutte il rapporto Hamlet-Ophelia, tale da rendere la pazzia della ragazza molto credibile. La trasposizione storica nel 1800 è suggestiva, la scenografia ossessiva e claustrofobica perfetta per il testo. Non dimenticherete mai gli specchi di quella sala...Una raccomandazione a coloro che vorranno regalarsi il privilegio e la gioia dell'acquisto di questo gioiello (i dvd sono anche ricchi di contenuti speciali di grande interesse): per quanto ottimo sia il doppiaggio, sforzatevi di vederlo in originale. Solo così infatti potrete apprezzare fino in fondo la lingua di Shakespeare e sentire quanto possa essere bella quando è recitata da una sequela di mostri di bravura come questi: oltre all'ovvio Branagh, troverete un maiuscolo Derek Jacobi (Claudius), Kate Winslet (una Ophelia davvero incredibile), uno stupendo Charlton Heston (capocomico intenso e potente) e altre decine di attori inglesi e americani bravissimi. »
Regia di Kenneth Branagh - Universal Pictures
Regia di Oliver Parker - Warner Home Video
Regia misurata e splendida fotografia come in tutti i film di Oliver Parker. »
Regia di Kenneth Branagh - Medusa Home Entertainment
Regia di Kenneth Branagh - Warner Home Video