« In quel dell'O2 Arena di Londra, dove Michael Jackson avrebbe dovuto tenere i suoi 50 concerti del This is it tour, Wonder infiamma poco più di 15000 spettatori in una performance fuori dal comune e senza tempo, in una tappa del famoso A Wonder Summer's Night Tour. Dai primissimi successi dei 60 come My Cherie Amour, passando per il periodo d'oro degli anni 70 (con pezzi leggendari quali Superstition, Sir Duke, Isn't She Lovely), fino ad arrivare al periodo commerciale degli 80 (con la canzone premiata agli Oscar, I just called to say I love you), Stevie ripropone in questo appassionante concerto gran parte della sua discografia che l'ha reso famoso a livello internazionale, con una capacità di coinvolgere il pubblico che pochi possiedono. Tra le ultime canzoni del concerto anche un inedito e la parte centrale della serata, quando fa cantare il pubblico con lui, sulle note di Part Time Lover, è da brivido. C'è chi dice che non si è ancora vissuti abbastanza, se non si è assistito ad un concerto di Wonder e questo dvd vi dimostrerà che questa, è una santa verità (essendo stato a 2 concerti, confermo). »
« In un non precisato stato dell'Ovest degli Usa, un gruppo di politicanti, capeggiati da uno dei sue sentatori dello Stato (un energico e ammirevole Claude Rains) e al soldo di un losco capitalista, decide, per fare soldi, di presentare una proposta di legge per la costruzione di un imponente diga. Alla vigilia della partenza dei senatori, quello dei due che aveva il compito di presentare il progetto, muore. Per rimpiazzarlo viene scelto un certo Jefferson Smith (James Stewart) un giovane boy scout di provincia, lontano dalla politica, amante della natura e della vita, un ingenuo, un buono. Pensando di poterlo manovrare facilmente, i politicanti lo inviano a Washington, al Senato, per presentare la loro proposta. Accade però che l'ignaro Mr. Smith decide di presentare lui un progetto di legge, per far costruire, proprio in quel luogo, un campo-nazionale per i boy scout. Scoperta la trama dei polticanti, darà battaglia, dimostrando di non essere uno sprovveduto. Ma la corruzione e i sporchi giochi di palazzo non gli risparmieranno nulla. Grandiosa opera del regista Capra, piena di ideali e illusioni, di sogni infranti e di speranze. Viene denunciata la sporca politica senza alcuna remora e la faciloneria generale della classe politica, messa a confronto con l'uomo medio, pieno di amore per la vita, per la patria e per la Costituzione degli Stati Uniti. Da ricordare assolutamene la scena finale in cui, come da copertina del dvd, si vede un affranto Smith dopo che è venuto a sapere che migliaia di cittadini americani, hanno inviato lettere su lettere chiedendogli di smetterla con la sua protesta (chiuso per 24 ore senza mai concedere la parola agli altri senatori, per non rischiare di perderla), senza sapere che sono stati anch'essi truffati dai giochi di potere e dalla stampa manipolata dal losco finanziere. Il finale, spesso tacciato come populista e troppo buonista, dimostra,a mio avviso,che anche la buona politica a volte e i grandi ideali, possono vincere la corruzione e l'ingordigia degli uomini malvagi. 11 nomination all'Oscar, tra cui film e attore, e vincitore di un solo premio per la miglior sceneggiatura originale, ma ricordiamoci anche che quello era l'anno di Via col vento, Ombre rosse e Il mago di Oz. »
Philadelphia: città degli scandali, 12-07-2010, ritenuta utile da 1 utente su 2
« A 53 anni di distanza dalla "Commedia" di quel memorabile terzetto composto da Grant, Stewart e la "rossa" Hepburn (Scandalo a Filadelfia), la città di Philadelphia torna ad essere centro e nucleo di un nuovo scandalo. Ovviamente cambiano luoghi, le situazoni e i personaggi. Andrew Beckett (divino Tom Hanks) è un giovane avvocato modello: appena uscito dall'Università ha subito dimostrato le sue brillanti capacità ed è stato assunto e promosso nel più illustre studio legale della città, di cui è capo un cinico e bigotto Jason Robards (in una interpretazione brillante). La sua carriera crolla verso il baratro quando, con la scusa di un errore logistico che avrebbe commesso, viene licenziato. In realtà Andrew, gay dichiarato (ma non al lavoro) e felicemente fidanzato(con Antonio Banderas)ha contratto l'Aids e il consiglio di amministrazione è venuto a saperlo. Fa causa al suo studio legale assoldando un agguerrito avvocato di colore(Denzel Washington)che, inizialmente restio e pieno di pregiudizi, prenderà a cuore la causa del suo assistito, imparando a conoscere il mondo e l'animo tenero e profondo di quest'ultimo. Vincitore di 2 Oscar, uno al memorabile Hanks e l'altro alla profonda canzone del Boss "Streets of Philadelphia", il film vanta oltre all'ottimo cast e alla commovente colonna sonora(nomination anche a Neil Young per la bellissima e strappalacrime "Philadelphia"),un ottima sceneggiatura che vede nella parte centrale una scena da antologia: Beckett/Hanks, in vestaglia, mentre sta studiando con il suo avvocato le domande/risposte per la seduta in Tribunale, accende il giradischi e sulle note della Callas, si emoziona, in mezzo al salone,appeso alla flebo, lasciando esterrefatto e colpito lo stesso avvocato che preferisce lasciarlo solo ad ascoltare la musica, piuttosto che stressarlo ulteriormente. Hanks c'avrebbe riprovato, sempre con successo, l'anno successivo con Forrest Gump. Fu il suo periodo più florido e forse l'interpretazione del fragile, buono e brillante Beckett resterà per sempre il suo ruolo migliore. »
Universal Music
Regia di Frank Capra - Universal Pictures
Regia di Jonathan Demme - Universal Pictures