Will Hunting. Genio ribelle

    Will Hunting. Genio ribelle

    Regia di Gus Van Sant

    Prodotto non disponibile
    • € 12.99

    Dettagli del prodotto

    • Ean: 8017229426063
    • Supporto: Dvd
    • Produttore: Cecchi Gori Home Video
    • Genere: Commedia
    • Regia: Gus Van Sant
    • Contenuti extra: biografie, trailers
    • Tipo di edizione: Grandi film
    • Lingue: Italiano
    • Colori: Colori
    • Anno di produzione: 1998
    • Area: Area 2 (Europa/Giappone)
    • Durata: 98'
    • Origine: Stati Uniti
    • Sottotitoli: no
    • Formato Audio: Dolby Digital 5.1
    • Sistema: PAL
    • Nazione: Stati Uniti

    Contenuto

    Cresciuto umilmente nei quartieri poveri di Boston, un giovane riesce a farsi notare da uno psicologo dell'università per l'abilità nel risolvere complessi problemi di matematica, e grazie a questi evita il carcere per una rissa. Viene presentato a un ex studente universitario, che si considera un po' un "buono a nulla", con il quale il giovane stabilisce un intenso rapporto di amicizia e comprensione.

    Voto medio del prodotto:  4 (4 di 5 su 7 recensioni)

    4 Genio ribelle

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    Un film veramente bello e a mio parere molto coinvolgente. Will è bidello all'università di Boston, viene notato da un professore che riconosce il suo genio nel risolvere automaticamente complesse formule matematiche, e che lo seguirà come un padre con il figlio. Solo che Will ha la paura di lasciare il suo ambiente per spiccare il volo, consigliatissimo una bella storia di amicizia.

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    3 Un discreto film

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    Ho seguito la carriera di Van Sant dalle sue prime opere e questo film segna il suo passaggio dalla cinematografia indipendente allo star system Hollywoodiano; a me non ha fatto impazzire anche se non è affatto un brutto film. Grandi attori, una bella storia di riscatto sociale, aveva tutti gli elementi per il successo e infatti l'ha avuto. Gli manca lo sguardo "personale" del regista, quello di Belli e Dannati o di Cowgirls. Lo ritroveremo con Elephant...

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    5 Il riscatto di Will

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    Un giovane bidello dell'università di Boston viene notato da un docente per il suo straordinario talento matematico. Il ragazzo ha alle spalle una vita difficile, condivisa con i suoi amici, e non riesce a mettere a frutto le sue doti. In questo verrà aiutato da uno psicologo che riuscirà a domare la sua indole ribelle ed a far emergere la parte migliore di lui. Uno straordinario esempio di quanto i giovani sentano il bisogno di essere guidati.

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    4 Molto bello

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    Un bellissmo film che ha fatto purtroppo poco successo ma che vale davvero la pena vedere. Un ragazzo molto dotato (Matt Damon) ma senza risorse materiali verrà aiutato da qualcuno che crede in lui (Robin Williams) per poter sviluppare le proprie speciali qualità.

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    4 Ingenuo ribelle

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    Nessuno meglio di Robbie Williams avrebbe potuto interpretare quel ruolo, lo psicologo che affronta e scioglie la durezza del suo paziente, e forse figlio mancato: Will, il genio ribelle.
    È un genio perché, come afferma egli stesso, quando vede una formula matematica riesce spontaneamente a risolverla: un po’ come Mozart e Beethoven riescono a suonare istintivamente un pianoforte. È ribelle, invece, perché non ha la tenacia e l’acume di sfruttare la sua genialità: preferisce rinunciare alle offerte di lavoro che lo porterebbero lontano, lo farebbero ricco e famoso, ma lo strapperebbero dall’ambiente in cui ha sempre vissuto – lui, solo, e quei pochi amici che non abbandonerebbe mai, come invece fa con chiunque altro si affezioni a lui. La sceneggiatura, degli stessi Ben Affleck e Matt Damon, risente della loro giovane età; trasuda, in sequenza: la soddisfazione della propria routine, passata con gli amici a sorseggiare birra e provarci con le studentesse che incontrano nei bar; la disillusione e la consapevolezza che per loro, ragazzi di provincia senza troppi soldi, non c’è un’alternativa al lavoro duro e monotono del muratore; la rabbia che nasce dal vedere il talento sprecato di Will. Se fare il muratore è un lavoro degno come un altro, è invece indegno sbeffeggiare chi può coltivare il tuo talento, o magari abbandonare chi si ama per paura di perderlo, e non sentirsi abbandonato a propria volta.
    La regia e i movimenti di macchina, giustamente, sono sobri e altro non fanno che punteggiare le emozioni e i dialoghi. Sobrio non è sinonimo di facile, anzi: spesso non è semplice capire che una lenta carrellata può aprire il cuore molto più di un esasperato primissimo piano.

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