Vivere e morire a Los Angeles

    Vivere e morire a Los Angeles

    Regia di William Friedkin

    Prodotto non disponibile
    • € 7.99

    Dettagli del prodotto

    • Ean: 8010312073120
    • Supporto: Dvd
    • Produttore: Warner Home Video
    • Genere: Poliziesco
    • Regia: William Friedkin
    • Lingue: Francese,Inglese,Italiano,Spagnolo,Tedesco
    • Colori: Colori
    • Anno di produzione: 1985
    • Area: Area 2 (Europa/Giappone)
    • Durata: 112'
    • Vietato: 14 anni
    • Origine: Stati Uniti
    • Sottotitoli: Croato,Finlandese,Francese,Greco,Inglese,Inglese per i non udenti,Italiano,Norvegese,Olandese,Portoghese,Sloveno,Spagnolo,Svedese,Tedesco
    • Formato Audio: Dolby Surround 2.0 - stereo
    • Sistema: PAL
    • Nazione: Stati Uniti

    Contenuto

    Sconvolto per la morte di un collega, un agente di polizia non esita a ricorrere anche a mezzi illegali pur di mettere le mani su un feroce falsario, responsabile dell'omicidio dell'amico.

    Voto medio del prodotto:  5 (5 di 5 su 2 recensioni)

    5 Tensione, violenza e un luciferino Dafoe

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    Poliziesco di grande efficacia spettacolare (basti solo citare la lunga, adrenalinica scena dell'inseguimento automobilistico) e dal ritmo incalzante. Fra gli attori, a fornire la prova migliore è indubbiamente Willem Dafoe, maestoso nel ruolo del criminale che fabbrica dollari falsi e si diletta a dipingere.

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    5 To Live And Die In L.A.

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    Per vendicare il partner, ucciso da un pittore falsario, un agente del tesoro coinvolge il nuovo compagno nella sua guerra privata. Insieme arrivano a rubare soldi veri pur di comprare quelli falsi. Ma il corriere della droga che hanno rapinato, e che ci ha lasciato la pelle, era un agente infiltrato, e le cose precipitano verso un finale infuocato ed amarissimo.
    Legge del contrappasso: Friedkin, che con L’Esorcista ha firmato uno degli horror più sopravvalutati di sempre, con Vivere e Morire a L.A. gira uno dei polizieschi più crudi e pessimisti di tutti i tempi, e che proprio per questo non ha mai sfondato col grande pubblico: fotografia che restituisce appieno lo smog e l’afa della metropoli, montaggio serrato, musiche martellanti dei Wang Chung, e violenza senza impennate surreali, ma che esplode nel momento più inaspettato, quasi come nei film di Kitano.
    Finito il film, starete male.

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