Starship Troopers. Fanteria dello Spazio (Edizione Speciale)

    Starship Troopers. Fanteria dello Spazio (Edizione Speciale)

    Regia di Paul Verhoeven

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    • € 7.25
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    Dettagli del prodotto

    • Ean: 8007038050504
    • Supporto: Dvd
    • Produttore: Videosystem
    • Genere: Fantascienza
    • Regia: Paul Verhoeven
    • Contenuti extra: commenti tecnici, dietro le quinte (making of), interviste, scene inedite in lingua originale, trailers
    • Tipo di edizione: Edizione speciale
    • Lingue: Cecoslovacco,Francese,Inglese,Italiano,Ungherese
    • Colori: Colori
    • Anno di produzione: 1997
    • Area: Area 2 (Europa/Giappone)
    • Durata: 93'
    • Origine: Stati Uniti
    • Sottotitoli: Bulgaro,Cecoslovacco,Francese,Inglese,Italiano,Olandese,Ungherese
    • Formato Audio: Dolby Digital 5.1, Dolby Surround 2.0 - stereo
    • Sistema: PAL
    • Nazione: Stati Uniti

    Contenuto

    In un futuro prossimo l'umanità è minacciata da spaventosi esseri alieni che hanno l'aspetto di giganteschi insetti. A difendere la Terra ci penserà la "Fanteria dello spazio", un corpo speciale di giovani coraggiosi e temerari.

    Voto medio del prodotto:  4 (4 di 5 su 3 recensioni)

    4 Fantastico

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    Starship Troopers trascende i generi. E' comico, splatter, avventuroso, drammatico, impegnato e spaventoso allo stesso tempo. Non vederlo sarebbe un grosso sbaglio, perchè i minuti di intrattenimento che riesce a dare sono ben spesi sicuramente, dal primo all'ultimo.

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    3 Un film di guerra

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    Il film in sè non sarebbe in alcun modo memorabile se non fosse per un elemento che vale tutto la pellicola. Nonostante l'ambientazione futuristica e palesemente fantascientifica (per certi versi anche un po' troppo forzata e da videogioco sparatutto) il film mantiene una crudezza ed un realismo militare abbastanza efficace. Proprio la violenza è il perno su cui si gioca questo equilibrio: presente per tutto il film con estremi a volte anche vicini allo splatter non lascia mai tuttavia lo spettatore disgustato in quanto gli permette un diretto accesso alla dinamica militare.

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    5 lo scarafaggio mistificato

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    All’inizio c’è l’omonimo notevole romanzo di Robert Heinlein che nel 1957 vinse un premio Hugo e suscitò notevoli polemiche tra i liberal Usa. In effetti, allora Heinlein usava il proprio innegabile talento per diffondere idee politiche più reazionarie che conservatrici. Del resto, si era nel pieno della guerra fredda ed è chiaro a quale concreto nemico lo scrittore si riferiva. La storia, narrata in prima persona, del ragazzo fattosi marine per difendere la Terra dall’equivalente degli indiani dei vecchi western è leggibile solo a patto di ignorare la insopportabile carica di razzismo e sciovinismo che la sottende. Tutt’altra cosa il film di Paul Verhoeven, uno dei più immeritati fiaschi della storia del cinema. Il futuro è dominato da una dittatura militare, che controlla ogni interstizio della vita sociale, omologando tutto a un grottesco modello nordamericanocentrico, anche tramite programmi televisivi tragicamente simili a quelli che ci vengono propinati oggi. L’unica minaccia al regime viene da una specie di giganteschi insetti intelligenti e poco accomodanti provenienti dal pianeta Klendathu, con i quali la Terra ha instaurato una fragile tregua, definendo le rispettive zone d’influenza. Ma una setta religiosa occupa illegalmente un pianeta assegnato agli alieni scatenando la loro micidiale reazione. L’esercito terrestre reagisce a sua volta, iniziando una serie di scontri apocalittici. Il film termina con un parziale successo degli umani. Ma la guerra continua. È chiaro che Verhoeven intendeva proseguire la storia, ma gli scarsi incassi glielo hanno impedito. Ed è questo il punto. Perché il pubblico ha trascurato la migliore pellicola di fantascienza degli anni ’90? Dicono che in America abbia giocato l’accusa di fascismo. In effetti, le divise ricordano volutamente quelle naziste, ma solo per ribadire il giudizio negativo su quella società. Si tratterebbe di un colossale travisamento, inusitato persino per un pubblico dall’età mentale media notoriamente molto bassa. È più probabile invece che abbia sconcertato il tono sarcastico e velatamente umoristico adottato dal regista. Il film afferma per negare: gli eroi sono dei cretini, la guerra è un inutile massacro, il futuro è già oggi. Ma lo fa intrattenendo superbamente grazie a effetti speciali straordinari. Starship troopers offre vari livelli di lettura, ma è soprattutto un grande film di guerra, come, nel genere della fantascienza cinematografica, non s’è mai visto, né prima né dopo. Tra tante sequenze memorabili, spicca il tentativo di invasione di Klendathu effettuato dalla fanteria terrestre: un momento di cinema epico da brivido. Non è per caso che Starship troopers è diventato un film di culto.

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