Ma quando arrivano le ragazze?

    Ma quando arrivano le ragazze?

    Regia di Pupi Avati

    Prodotto non disponibile
    • € 7.90

    Dettagli del prodotto

    • Ean: 8032807007120
    • Supporto: Dvd
    • Produttore: Rai Cinema - 01 Distribution
    • Genere: Commedia
    • Regia: Pupi Avati
    • Contenuti extra: dietro le quinte (making of), interviste
    • Lingue: Italiano
    • Colori: Colori
    • Anno di produzione: 2005
    • Area: Area 2 (Europa/Giappone)
    • Durata: 146'
    • Origine: Italia
    • Sottotitoli: Italiano per i non udenti
    • Formato Audio: Dolby Digital 5.1
    • Sistema: PAL
    • Nazione: Italia

    Contenuto

    Gianca e Nick sono due ventenni bolognesi che si conoscono nel 1994 a Perugia durante lo stage per giovani musicisti di Umbria Jazz. Hanno vent'anni ed entrambi sognano una carriera: Gianca suonando il sax e cercando di corrispondere alle aspettative di un padre che ha abbandonato le sue velleità artistiche per diventare un affermato commercialista, Nick dedicandosi alla sua tromba come per una sorta di rivincita su una situazione familiare squallida ed affettivamente arida. Tra i due nasce una amicizia fondata sul contrasto di due mondi ma unita dalla comune passione. Nove anni dopo essersi incontrati su quel treno Bologna-Perugia, i due ragazzi chiuderanno definitivamente la loro avventura comune al grande concerto che Nick terrà al Teatro Comunale di Bologna, e a cui Gianca, confuso tra il pubblico, assisterà turbato e commosso. Il pezzo che lui stesso aveva scritto con e per i suoi amici quando ancora ci si aspettava tutto dalla vita è ormai un successo, e legherà per sempre le storie di tutti: il suo titolo è "Ma quando arrivano le ragazze?".

    Voto medio del prodotto:  2 (2 di 5 su 1 recensione)

    2 Ma quando arrivano le ragazze?

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    Ciò che rende questo film piacevole è sicuramente la musica jazz, per il resto è un filmetto qualunque (Pupi Avati negli ultimi anni non si sta più mostrando come un Maestro del cinema italiano). Si potrebbe riassumere con due parole: jazz e invidia. La presenza di Johnny Dorelli rende il tutto comunque abbastanza piacevole.

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