Tutte le recensioni di V.STEFANO

« I cinque figli di Air Buddie vengono paracadutati in Alaska per una serie di sfortunate circostanze.
Lì trovano subito un amico, Shasta, i cui genitori sono morti in un incidente, durante una gara di slitte.
Il cucciolo, sogna di emulare papà e mamma, ma non è possibile perché è solo.
Con i nuovi arrivati, però, i cani sono sei, giusti per formare una muta da tiro per la slitta.
Il padroncino di Shasta, allora, ne costruisce una a misura di cucciolo e si iscrive alla gara del paese all'insaputa dei genitori...
Collaborare è sempre la mossa vincente. »

« Sembra di essere davvero dentro un sottomarino, a schivare le bombe dei nemici.
Storia avvincente ricca di colpi di scena.
Naturalmente, gli americani riusciranno nella loro impresa. »

« Molto tenero il gatto Zorba che cova l'uovo affidatogli; ancora più tenero quando saltella per acchiappare le mosche che mangia la piccola nata.
Però Fortunata è convinta di essere un gatto... Sarà doloroso per lei scoprire di essere una gabbianella.
Accettare la propria identità e imparare e volare non è impresa facile, ma con l'aiuto del "papà" e dei tanti amici felini, riuscirà ad avere fiducia in sè stessa. »

« Migliore del primo, ma non all'altezza del secondo.
Il gruppo di amici giocattoli, viene donato all'asilo perchè Andy è ormai grande e sta per andare al college.
Lì spadroneggia un orso rosa dal profumo di fragola, che vive comodamente nella stanza farfalla, con i bambini più grandi, mentre manda i nuovi arrivati nella stanza bruco, con i piccoli che ditruggono tutti i giocattoli.
Restando uniti, riusciranno a fuggire dall'asilo e...
Ci sono anche qui situazioni divertenti ed il lieto fine è comunque assicurato. »

« Woody è un cow boy, giocattolo preferito da Andy; quando arriva Buzz, nuovo gioco spaziale, viene messo un pò da parte e ne soffre.
Durante una disputa, Buzz cade fuori dalla finestra e finisce nel giardino del terribile bimbo vicino: nessun giocattolo si può salvare se finisce nelle sue mani.
Woody, decide di andare a salvare il "rivale".
E qui ci sono scene inquietanti nella stanza del piccolo vandalo, con mostri giocattolo abbastanza raccapriccianti.
Una parte un pò noir del cartone animato.
Tutto finisce per il meglio: Woddy e Buzz diventeranno grandi amici. »

« Uno dei rari casi in cui il secondo film è più bello del primo.
Laciate le inquietanti scena dell'inizio, il gruppo di amici si trova ad affrontare una nuova avventura: salvare Woody da un collezionista senza scupoli che l'ha rubato.
Bellissima la tappa al negozio di giocattoli: una Barbie fa loro da guida nel tour dei varii reparti e si creano delle gag spassosissime. »

« "Ne resterà soltanto uno" è la regola nei secoli per questi uomini immortali.
La storia del protagonista è raccontata e svelata dai molti flash back nelle varie epoche in cui è vissuto.
Molto bello l'amore che prova per la prima (ed unica) moglie: lei ormai anziana e lui ancora giovane e forte che la guarda come se fosse la donna più bella dell'universo.
Non ha mai smesso di amarla, pur non essendo invecchiato con lei.
Oggi è decisamente un messaggio che va controcorrente. »

« Elizabeth e Darcy sono fatti l'uno per l'altra, ma l'orgoglio e il pregiudizio di entrambi, rischiano di rovinare la possibilità di un bel rapporto. Vengono anche raccontate le vicende delle altre quattro sorelle di Lizzie, soprattutto quelle di Jane e di Lydia che sono strettamente collegate al suo rapporto amore-odio col signor Darcy. Nonostante dei tagli siano stati necessari rispetto al libro, questo film riesce a catturare l'attenzione fino alle immagini finali. »

« Lo ritengo il migliore cartone animato di Barbie.
Ricco di colpi di scena, divertente e romantico.
Le dodici sorelle sono orfane di madre ed il re vuole che una donna si occupi della loro educazione.
Chiama a palazzo Rowina che, purtroppo, mira ad impossessarsi del trono avvelenando il sovrano.
Grazie ad un dono della defunta madre e aiutate da un ciabattino, riusciranno a svelare l'inganno. »

« Anna è orfana, cresciuta in un istituto e ipovedente.
Viene chiamata a fare da istitutrice a una bambina diventata cieca, sorda e muta, pochi mesi dopo la nascita.
I genitori le fanno fare tutto ciò che vuole, quasi a volerla ripagare della sua condizione, così la ragazzina è una piccola selvaggia.
Anna avrà il suo bel da fare sia a insegnare le buone maniere all'allieva, sia ad entrare in contatto con lei con il linguaggio delle mani e del corpo.
Con la fatica di essere anche contrastata dai genitori che ritengono i suoi metodi troppo severi.
Quando l'educazione è quello che deve essere: educere, tirare fuori, cioè far emergere ciò che già c'è. »