Tutte le recensioni di V.Elisa

« Tutti i personaggi sono estremi, praticamente pazzi, però l'insieme è irresistibilmente comico. La scala di priorità dei protagonisti strappa la risata anche a raccontarla: il centro della loro vita è il bowling, l'unica cosa alla quale danno veramente importanza. E non tornei mondiali o anche cittadini, ma uno scalcinatissimo torneo in un bowling di periferia, che è l'unica cosa della quale il protagonista Drugo non si scorda mai, anche se è preso in una girandola di rapimenti, minacce e furti, nella quale si muove serafico. Da vedere e rivedere (è un susseguirsi di battute ed alla prima non tutte si afferrano) . Avvertenza: occhio a guardarlo con bambini, perchè è veramente pieno di parolacce. »

« Si ride amaro, ma si ride molto. Cinque attempati amici che si prendono scherno di tutto, anche delle loro disgrazie. In questo film si vede la genesi del quintetto (quattro sono amici di vecchia data, il quinto si aggiunge dopo, in un modo che è da non perdere) . Alcune battute anche di grana grossa, ma in un contesto sempre molto intelligente e con quel filo di tristezza che nobilita anche il turpiloquio e la cinica cattiveria dei 5. »

« Visto e rivisto moltissime volte non viene mai a noia e fa sempre ridere. E' un film studiato nei minimi dettagli, realizzato con scrupolo, nonostante debba solo far divertire. Le battute sono fantastiche, si citano e si ricordano. Ottimi gli attori e le musiche. Le scene tagliate dei contenuti speciali sono veramente esileranti, fanno capire che si diverte chi vede il film, ma si è divertito anche chi l'ha girato. »

« La bellezza del film deriva essenzialmente dalla forza del personaggio principale, una missionaria inglese che si reca in Cina e vi rimane contro tutto e tutti, seguendo la sua inestinguibile fede. Non è però una mistica ma una donna d'azione, che crede che la sua missione sia aiutare tutti. L'ambientazione non è particolarmente realistica; ancora si faceva recitare la parte del cinese a chi non lo era, ed oggi ciò risulta piuttosto ridicolo, però la forza della protagonista è ancora coinvolgente. La parte migliore è quella iniziale, quando tutti restano coinvolti dal suo entusiasmo. »

« E' un film d'azione nel senso più ampio: i personaggi sono sempre in movimento. Ci sono cacce, fughe, assedi, battaglie, salvataggi e chi più ne ha più ne metta. Bisogna poi aggiungere i grandi sentimenti (amore, odio, vendetta) , l'evocazione del tramonto di una cultura (quella dei nativi) e dell'alba di un'altra (quella statunitense) , una grande fotografia, attori in parte ed un'eccezionale colonna sonora. Il risultato è all'altezza degli ingredienti. »

« Secondo me in tempi moderni non si sanno fare film romantici, c'è sempre troppa commedia o troppo dramma. Questo film è una piacevole eccezione. E' vero romaticismo, senza sdolcinatezza. C'è una certa prevedibilità e nessuna verosimiglianza, ma questo è il romanticismo: il fiato leggermente sospeso (in attesa di ciò che si sa dovrà succedere) ed un abbozzo di sorriso sulle labbra. Così si sta guardando questo film. Consigliatissimo. »

« Grande musical! Canzoni carine e balletti favolosi. La scena in cui Gene Kelly danza e canta sotto la pioggia è storia del cinema. La trama non è un semplice pretesto come in tanti musical: due star del muto se la devono vedere con l'avvento del sonoro; per non naufragare, tramutano in un musical il loro primo film parlato, altrimenti destinato a fare fiasco. »

« Puoi vederlo ogni Natale per 20 anni e non ti viene mai a noia (beninteso se ami i musical!). Belle canzoni, balletti geniali, pieni di inventiva e originalità (ce n'è uno in cui tagliano la legna). La storia è un'accattivante riedizione del ratto delle sabine in salsa familiare, stile america anni 50. Da vedere e rivedere. »

« Uno dei film più belli degli ultimi anni. Trascinante e commovente pur restando estremamente asciutto. Arriva alla pancia dello spettatore anche se si rivolge alla mente. Ricrea in maniera quasi tangibile il clima ansiogeno del regime della Germania est. »

« I film sentimentali degli anni '40 hanno una forza secondo me ineguagliata. Per quanto le trame possano essere melense, la messa in scena ha sempre l'energia di un film d'azione. In questo caso la trama non è neppure melensa; più che un film d'amore è una storia di riscatto personale con una grande Bette Davis. Il titolo italiano non rende per niente l'idea. »