Tutte le recensioni di P.Elisa

« Il povero padre crede di avere vissuto una vita e invece l'ha vista solo lui. Di certo la figlia ne ha vista un'altra, e fra i piedi non ce lo vuole. Imbarazzata di lui. Come darle torto. Ma risulta antipatica. Volutamente immagino. Bel film sui sentimenti dati per scontati, ad esempio quelli fra i genitori e figli. Poco credibili alcune parti, specie dei contenuti che un improbabile tardivo padre "adottivo a distanza" scrive ad un bambino che non può sapere nulla nè della fase di vita che gli racconta, ne del mondo in cui vive. »

« Un padre si accorge troppo tardi di non conoscere affatto i suoi figli, sparsi per gli states. Troppo tardi capisce che solo la moglie era spettatrice, se pure poco partecipante, delle loro vite. Ma lei non c'è piu e lui tenta inutilmente di recuperare. Inutilmente perchè i figli hanno un unico scopo: tranquillizzarlo. Edulcorare una realtà fra il deludente e il tragico. Forse al solo fine di "liberarsene" il prima possibile. Alla fine si chiariranno, certo, ma come sempre fra le generazioni, non recupereranno un bel niente. »

« Esilarante commedia sui luoghi comuni. Il miglior modo per sfatare i luoghi comuni più discriminanti e dannosi: riderci sopra. Perchè significa riconoscerli. E poi superarli. Un impareggiabile Bisio, affiancato da una non da meno Finocchiaro, getta l'ancora per far sentire gli italiani, finalmente, davvero un "noi". Senza negare le differenze: anzi! Ottimo. »

« Un'altra buona prova di Ozpetek, un film sul pregiudizio e la famiglia, sull'omosessualità ma non solo. Una commedia equilibrata, piacevole, originale. Forse Scamarcio non convince troppo nel ruolo dell'omosessuale, ma probabilmente è più "colpa" dell'immagine di "bello e sciupafemmine" che gli hanno creato indosso i film precedenti, che non della sua interpretazione. »

« Alla maggior parte dei film contemporanei è sconosciuta tanta forza passionale e tanta genuina commozione. A TUTTI i film contemporanei è sconosciuta la capacità di dipingere lati disonorevoli della personalità umana con tanto tatto ma senza reticenza. Meravigliosa la Hepburne, icona di stile e di grazia insuperata e insuperabile. Da vedere più volte! »

« Una scintillante Caterine nei panni della discutibile moglie. un uomo che non si vede mai e le otto donne che a vario titolo compongono la sua cerchia familiare: un musical sul cinismo, sull'ipocrisia e sul parziale disvelamento di sè; delle donne ma non solo. una buona prova in regia, solo discreta la sceneggiatura. »

« I bambini impazziscono di fronte alle canzoni che conoscono a menadito, che magari hanno cantato a squarciagola nelle baby dance del villaggio al mare, cantate dalle incaantevoli voci affini dello zecchino d'oro. molto buone anche le animazioni sottostanti. »

« Nell'eterna lotta fra il "buon jerry" e il "cattivo tom", la rivisitazione animata di un classico del balletto moderno. co protanisti ben dipinti e la magia dell'amore, portano a conoscenza di grandi e bambini, un classico dela cultura moderna a teatro. »