Tutte le recensioni di P.Baldassarre

« Pur non essendo un grosso estimatore del genere, posso affermare che il finale dell'ultimo capitolo dalla saga di Harry Potter è un film che merita davvero. È ovvio che ci sia un po' di dispiacere nel vedere la fine della serie, ma quando un finale è appassionante come questo, non si può che accettare la cosa serenamente.
Le scene del film sono uniche, crudeli sensazionali: tutto si apre a King's cross e il tutto si chiude a King's cross.
A mio parere questo film è riuscito a chiudere un ciclo durato dieci anni, e ha saputo farlo in maniera eccellente. »

« Devo ammettere che questo film è davvero realizzato molto bene: i dettagli sono curati in modo maniacale, dall'abbigliamento – che è sempre impeccabile – al trucco – che stereotipizza una realtà che è molto simile alla nostra, ma che viene estremizzata in modo allegorico.
12 distretti, 12 vite differenti, 12 mondi che non si assomigliano per nulla ma che si trovano costretti a interfacciasi l'uno con l'altro con l'unico scopo di sopravvivere. Katnis, la protagonista, è il simbolo della libertà, rappresenta l'anti-sistema. Il film è ricchissimo di colpi di scena, assolutamente da vedere! »

« I film della Marvel sono tutti spettacolari, capaci di lasciare a bocca aperta e, anche se nella maggior parte dei casi sono film di fantascienza, riescono comunque a incarnare dei principi fondamentali e a trasmetterli attraverso i personaggi.
"Captain America" è un esempio di questa capacità della Marvel, in quanto fa capire come anche un ragazzino mingherlino, dotato però di un'enorme forza di volontà, possa realizzare il proprio sogno e aiutare il suo paese. Il cast, poi, è davvero eccezionale. »

« Questa serie non è la solita americanata: i personaggi sono spettacolari, a partire da Gibbs, il protagonista, che con la sua aria saccente e molto professionale sconfessa il crimine come Dottor House fa con le malattie fino ad arrivare a Tony – il solito fighettino – Ziva – fredda e razionale ma allo stesso tempo molto simpatica e dall'umorismo tagliente – Mc – personaggio molto introverso ma fondamentale per la serie, marionetta di tutti i protagonisti.
Il mio personaggio preferito è quello di Abbie, ragazza spettacolare che riesce a fondere la sua passione per la scienza con la mania per il caffè. »

« Serie unica nel suo genere, divertente e simpatica, il cui cast è costituito da attori strepitosi, con un carattere unico.
Questa serie incarna la comicità e la stupidità e racconta la difficile convivenza tra Leonard e Sheldon e il rapporto decisamente squilibrato che si crea tra Leonard e Penny, impersonata dalla bellissima Kaley Cuoco. Leonard ha la tipica personalità del nerd che non sa relazionarsi con le donne mentre Sheldon, parecchio nerd anche lui, è un genio della fisica teorica, completamente asociale e con una personalità caratterizzata da una miriade di tic ossessivo-compulsivi.
Serie assolutamente da vedere! »

« Un film che, a primo impatto, può sembrare adatto solo a un pubblico costituito da bambini, ma che in realtà merita uno spazio molto più ampio: è, infatti, molto divertente, fa capire il senso della famiglia, suscita sentimenti benevoli anche quando la direzione del film prende una piega differente, ovvero quando la strega maledice la bambina ma allo stesso tempo si affeziona a lei.
Lo consiglio davvero ad un amici, soprattutto quelli che hanno bambini.
Consiglio di acquistare la versione blu ray, proprio per apprezzare i dettagli che offre. »

« Un film davvero molto particolare, introspettivo, che cattura una realtà molto marginale e che conquista un pubblico di ogni genere. Fin dall'inizio si capisce che la protagonista, raccontando i propri rapporti sessuali, vuole presentare una visione allegorica della propria vita, cosa che spinge lo spettatore ad andare oltre il semplice rapporto intimo fa i personaggi. Il film si conclude a metà, visto che il quadro che viene delineato sarà completato solo nella seconda parte.
Film davvero molto bello, da consigliare agli amici. »

« Film in cui viene ridimensionata la statura autoriale di Steve McQueen. Sinceramente mi aspettavo qualcosa in più, viste le premesse e visto quello che i giornali e il trailer promettevano, invece il tutto si arena nelle secche di un "dramma impegnato" votato a una causa sacrosanta.
Siamo nel 1841, nello stato di New York. Solomon Northup è un affermato violinista che conduce una vita agiata e confortevole insieme alla moglie Anne e ai suoi due figli, Margaret e Alonzo. Ma soprattutto, Solomon è un uomo nero, merce assai preziosa negli Stati del Sud, dove la schiavitù è un affare a dir poco redditizio. Per questo viene rapito con l'inganno, sequestrato e venduto come schiavo al proprietario di una piantagione della Louisiana, dove trascorrerà dodici terribili anni tagliando canna da zucchero, disboscando e raccogliendo fiocchi di cotone, il tutto tra schioccar di fruste, impiccagioni, stupri e altre atrocità. »