« Mississipi, fine anni trenta. Everett Ulysses McGill (Clooney) fugge dai lavori forzati perché vorrebbe mettere le mani su un tesoro che dice di avere nascosto. Lo seguono, costretti perché legati da un'unica catena, due compagni di sventura (Turturro e Blake Nelson). L'America della Grande Depressione fa da sfondo ai tre galeotti, alla ricerca di un improbabile tesoro.
Film ricco di citazioni cinematografiche e letterarie, l’”Odissea” secondo i fratelli Coen nell’America della Grande Depressione. Una ballata popolare bizzarra, disincantata e ironica. E' il film successivo a "Il grande Lebowski" e se ne sente ancora lo spirito.
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« Stati Uniti, 1929. Scontro fra i boss malavitosi italiani e irlandesi per il controllo della città e la scalata al potere. Tom (Byrne) è il braccio destro, consigliere e amico, del boss irlandese (Finney). Ma la loro amicizia finirà a causa di una donna.
Terzo film dei fratelli Coen che ricostruiscono attraverso un cupo senso del destino e tragedia, il genere gangsteristico. Grande interpretazione di John Turturro. Bellissime le musiche di Burwell. »
« Osbourne Cox (Malkovich), licenziato improvvisamente dalla CIA, decide di scrivere le sue memorie degli anni passati nell'agenzia. Sua moglie (Swinton), che lo tradisce con uno sceriffo federale (Clooney), gli sottrae però una copia su disco del testo, il quale finirà per vie imprevedibili nelle mani di due personal trainer (Pitt e McDormand). Questi tenteranno la strada del ricatto ai danni di Cox.
Intreccio ingarbugliato dove tutto si incastra alla perfezione. I fratelli Coen tornano, dopo "Fargo" e "Non è un paese per vecchi", a rappresentare la loro visione del mondo e della vita: follia, totale mancanza di logica in qualunque relazione umana, nei rapporti matrimoniali, professionali o politici.
Le scene con il capo della Cia che cerca di trovare una logica o una morale in tutta la storia, sono uno dei più raffinati e acidi colpi bassi alla classe di potere.
Attori bravissimi. Film da vedere. Fortuna che esistono i fratelli Coen ed il loro cinema. »
« Texas, 1980. Uno sceriffo (Jones), un assassino (Bardem) e un cacciatore (Brolin), si inseguono in un paesaggio selvatico e feroce. Tra loro c'è una valigia con due milioni di dollari.
Adattamento cinematografico dei fratelli Coen del romanzo "Non è un paese per vecchi" di McCarthy, è una rappresentazione del genere umano intero: il bene (lo sceriffo), il male (il killer) e tutto il resto nel mezzo (il cacciatore). La morale è una e semplice: la vita è uno schifo, importa poco da che parte si sceglie di stare. Violenza come linguaggio universale, senza ragione (come in Fargo).
Bravissimi gli attori. Bellissimo. »
Coen da non perdere, 22-07-2010, ritenuta utile da 1 utente su 2
« Fargo, Minnesota, inverno 1987. Un venditore di auto pieno di debiti (Macy), fa rapire la moglie per poi chiedere il riscatto al ricco suocero. Si affida a due delinquenti balordi (Buscemi e Stormare) e il rapimento prende pieghe inaspettate. Il capo della polizia locale (McDormand) indaga seguendo le tracce e la scia di sangue che i due lasciano.
Commedia nera di gran livello (Palma d'oro a Cannes nel 1996): ironia feroce, cinismo e cattiveria arricchiscono un tessuto narrativo esemplare. L'esasperazione della violenza e della sua inutilità affianca l'innocuo agire quotidiano come i toni neri della trama si contrappongono a quelli sbiaditi ed indistinti del paesaggio sempre innevato. Bravissimi tutti gli attori.
Film spietato. Perfetto. »
« California, 1949. La storia di Ed Crane (Thornton), barbiere che conduce una frustrante vita piccolo borghese che sospetta l'infedeltà della moglie (McDormand). Decide di ricattarne l'amante per avere i soldi necessari da investire in un affare.
I fratelli Coen si ispirano ai classici del noir (Lang, Siodmak, ma anche Huston e Wilder) ma entrano, come mai prima, dentro il personaggio, la sua testa, il suo cuore, i suoi occhi e il suo mondo interiore, ben diverso dal mondo che lo circonda. La voce narrante del protagonista è rassegnata, ci accompagna fino alla fine, rimane dentro.
Atmosfere arricchite da una meravigliosa fotografia in bianco e nero (girato a colori e poi virato al b&n), e da una colonna sonora con temi per pianoforte (tra cui Beethoven). Straordinario Thornton. Film raffinatissimo e desolato. Stupendo. »
Cult dei Coen, 21-07-2010, ritenuta utile da 2 utenti su 2
« Jeff Lebowski (Bridges), Dude (Drugo nella traduzione italiana) lo chiamano gli amici, è disoccupato, senza pensieri, hippie sopravvissuto agli anni sessanta e totalmente immerso nel suo stile di vita "take it easy". Assieme ai suoi amici Walter (Goodman), folle veterano reduce del Vietnam, e Donny (Buscemi), tra partite a bowling, spinelli e white russian («Fortunatamente mantengo un controllato regime di droghe per mantenere la mia mente flessibile.»), Jeff Lebowski, suo malgrado, verrà coinvolto in una serie strampalata di grottesche, surreali ed esilaranti situazioni, riuscendo sempre a mantenere la sua tranquillità: «Il Dude resiste».
I fratelli Coen rivisitano il genere hard boiled con intelligenza, ironia, stravaganza, affidandolo ad un cast irresistibile. Grande prova di Jeff Bridges e John Goodman, bellissimo cameo di John Turturro. Bellissima la scena della soggettiva della palla da bowling rotolante. Straordinario racconto surreale e visionario. Da vedere e rivedere (in lingua originale). »
« La storia (vera) di una celebre donna pirata, la vedova Ching, durante il periodo della Cina imperiale (1797), raccontata da un attore nelle vesti di un capitano (Spencer). La vedova, per vendicare l'uccisione del proprio marito, convince la propria ciurma a dedicarsi a saccheggi e abbordaggi: impavida assalta le navi sotto protezione imperiale. L'ammiraglio della flotta imperiale riceve l'incarico di eliminare l'oltraggiosa piratessa.
Ermanno Olmi si immerge in una storia tra Salgari, Conrad e Omero (ispirata a un racconto di Borges) e la racconta passando dal palcoscenico di un piccolo teatro dove una compagnia mette in scena le avventure di pirati (finzione?) ai luoghi reali del racconto (o sognati?) nei mari cinesi.
Tenero, fiabesco. Bellissimo. »
I Pirati secondo Depp III, 21-07-2010, ritenuta utile da 2 utenti su 3
« Sparrow, la ciurma della Perla Nera, il capitano Barbossa, la sacerdotessa voodoo e i pirati riuniti dai quattro angoli del mondo tornano nel terzo episodio de "I Pirati dei Caraibi".
La sceneggiatura inutilmente ingarbugliata soffoca il Jack Sparrow di Depp. Un peccato. Incursione di Keith Richards (solo tre minuti, peccato). »
« Jack Sparrow e la sua ciurma di dannati tornano nel sequel de La Maledizione della Prima Luna assieme alla "Perla Nera" e l'"Olandese Volante".
Il film non regge per tutta la durata, tuttavia diverte tra fantasmi, mostri tesori e tanti combattimenti. Niente a che vedere con il primo film, peccato per un grande personaggio come Sparrow/Depp non sfruttato. »
Regia di Joel Coen - Universal Pictures
Film ricco di citazioni cinematografiche e letterarie, l’”Odissea” secondo i fratelli Coen nell’America della Grande Depressione. Una ballata popolare bizzarra, disincantata e ironica. E' il film successivo a "Il grande Lebowski" e se ne sente ancora lo spirito.
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Regia di Ethan Coen, Joel Coen - Warner Home Video
Terzo film dei fratelli Coen che ricostruiscono attraverso un cupo senso del destino e tragedia, il genere gangsteristico. Grande interpretazione di John Turturro. Bellissime le musiche di Burwell. »
Regia di Ethan Coen, Joel Coen - Medusa Home Entertainment
Intreccio ingarbugliato dove tutto si incastra alla perfezione. I fratelli Coen tornano, dopo "Fargo" e "Non è un paese per vecchi", a rappresentare la loro visione del mondo e della vita: follia, totale mancanza di logica in qualunque relazione umana, nei rapporti matrimoniali, professionali o politici.
Le scene con il capo della Cia che cerca di trovare una logica o una morale in tutta la storia, sono uno dei più raffinati e acidi colpi bassi alla classe di potere.
Attori bravissimi. Film da vedere. Fortuna che esistono i fratelli Coen ed il loro cinema. »
Regia di Ethan Coen, Joel Coen - Universal Pictures
Adattamento cinematografico dei fratelli Coen del romanzo "Non è un paese per vecchi" di McCarthy, è una rappresentazione del genere umano intero: il bene (lo sceriffo), il male (il killer) e tutto il resto nel mezzo (il cacciatore). La morale è una e semplice: la vita è uno schifo, importa poco da che parte si sceglie di stare. Violenza come linguaggio universale, senza ragione (come in Fargo).
Bravissimi gli attori. Bellissimo. »
Regia di Ethan Coen, Joel Coen - Warner Home Video
Commedia nera di gran livello (Palma d'oro a Cannes nel 1996): ironia feroce, cinismo e cattiveria arricchiscono un tessuto narrativo esemplare. L'esasperazione della violenza e della sua inutilità affianca l'innocuo agire quotidiano come i toni neri della trama si contrappongono a quelli sbiaditi ed indistinti del paesaggio sempre innevato. Bravissimi tutti gli attori.
Film spietato. Perfetto. »
Regia di Joel Coen - Medusa Home Entertainment
I fratelli Coen si ispirano ai classici del noir (Lang, Siodmak, ma anche Huston e Wilder) ma entrano, come mai prima, dentro il personaggio, la sua testa, il suo cuore, i suoi occhi e il suo mondo interiore, ben diverso dal mondo che lo circonda. La voce narrante del protagonista è rassegnata, ci accompagna fino alla fine, rimane dentro.
Atmosfere arricchite da una meravigliosa fotografia in bianco e nero (girato a colori e poi virato al b&n), e da una colonna sonora con temi per pianoforte (tra cui Beethoven). Straordinario Thornton. Film raffinatissimo e desolato. Stupendo. »
Regia di Joel Coen - Cecchi Gori Home Video
I fratelli Coen rivisitano il genere hard boiled con intelligenza, ironia, stravaganza, affidandolo ad un cast irresistibile. Grande prova di Jeff Bridges e John Goodman, bellissimo cameo di John Turturro. Bellissima la scena della soggettiva della palla da bowling rotolante. Straordinario racconto surreale e visionario. Da vedere e rivedere (in lingua originale). »
Regia di Ermanno Olmi - Rai Cinema - 01 Distribution
Ermanno Olmi si immerge in una storia tra Salgari, Conrad e Omero (ispirata a un racconto di Borges) e la racconta passando dal palcoscenico di un piccolo teatro dove una compagnia mette in scena le avventure di pirati (finzione?) ai luoghi reali del racconto (o sognati?) nei mari cinesi.
Tenero, fiabesco. Bellissimo. »
Regia di Gore Verbinski - Walt Disney Studios Home Entertainment
La sceneggiatura inutilmente ingarbugliata soffoca il Jack Sparrow di Depp. Un peccato. Incursione di Keith Richards (solo tre minuti, peccato). »
Regia di Gore Verbinski - Walt Disney Studios Home Entertainment
Il film non regge per tutta la durata, tuttavia diverte tra fantasmi, mostri tesori e tanti combattimenti. Niente a che vedere con il primo film, peccato per un grande personaggio come Sparrow/Depp non sfruttato. »