Tutte le recensioni di M.Morena

« Film gradevole e divertente, che strizza più d'un occhio al Jumanji di Joe Johnston il cui ricordo aleggia sopra numerose scene. Lo spettatore si trova così a provare un vago senso di deja-vu, ma Zathura non cade mai nel plagio spudorato e, anzi, con l'aggiunta di qualche gag veramente comica, può ben reggere al confronto col suo "cugino" del vecchio millennio. »

« Orrido. Veramente orrido. La peggiore trasposizione cinematografica di un libro che io abbia mai visto. Questo film sembra una parodia comica e sarcastica dell'opera di Paolini. Da un'opera che, per gli appassionati del genere, è bella e piacevole, un film d'una bruttezza unica. Scontato, banale, tralascia completamente tutto il mutamento psicologico del protagonista descritto dall'autore per ridursi alla solita storiellina che depreda il mondo di Tolkien. Per non parlare del drago, che sembra tanto possente ma che parla come Nanni Moretti. Dio ci scampi da un sequel. »

« Anche se gli sceneggiatori hanno attinto un po' troppo liberamente dall'opera di Wilde, che qui ne esce stravolta, il film si rivela essere una piacevole sorpresa per tutti coloro che sono entrati in sala con la certezza di stare per assistere all'ennesimo massacro letterario di Hollywood. Ottima metafora quella che si incarna in Colin Firth, qui Henry Wotton, che assume il volto della tentazione seducente verso tutto ciò che è edonismo e lascivia. Il Dorian Gray letterario è in pratica descritto come un serafino (biondo e boccoluto, con gli occhi azzurri), ma è ottima la scelta di Ben Barnes, le cui caratteristiche fisiche sono opposte, ma la cui bellezza non fa di certo rimpiangere di aver pagato il biglietto. »

« Piacevole e per niente infantile, questo film ti lascia qualcosa. Certo, ognuno è libero di credere che sia l'ennesima favoletta infarcita di elfi e principi la cui sceneggiatura sembra un selvaggio copia e incolla de "Il Signore degli Anelli", ma in fondo Lewis e Tolkien non erano forse grandi amici? Che si siano ispirati a vicenda? Scherzi a parte, è un bel film, da consigliare, la cui trama nascosta è intessuta di quei grandi valori di cui, purtroppo, il mondo vero tende ad essere sprovvisto. Piccola digressione per le fanciulle: se proprio vi viene il fuoco di Sant'Antonio anche solo sentendo menzionare l'ennesimo fantasy holliwoodiano, guardatevelo almeno per quella gran creatura del principe Caspian, alias Ben Barnes! »

« Finto e ingenuo, questo film invita a prendere la porta e lasciarsi i problemi alle spalle, come se si potesse scappare dai guai senza che essi ti rincorrano e ti trovino. A tutti piacerebbe vivere esperienze del genere in giro per il globo terraqueo ma l'unica cosa che ho imparato da questa pellicola è che per fare ciò è necessario possedere un cospicuo conto bancario. »