Tutte le recensioni di M.Michele

« La storia la sapete tutti, il rgista non può esservi sfuggito...allora avete davvero poche scuse per non aver ancora visto Bastardi senza gloria. Come al solito Tarantino ci diletta con una carrellata di personaggi eccezionalmente curati, spacconi al punto giusto e fantasticamente violenti. In Bastardi senza gloria non si prende un attimo il respiro, la tensione è sempre curatissima e mai tirata per i capelli con mezzucci cinematografici, ma sempre supportata da una sceneggiatura solidissima. Sarò obbiettivo (e non mi succede spesso quando si parla di Tarantino) il film pecca, anche per i canoni del re del trash, di un'eccessiva verbosità; i dialoghi fulminanti soliti di tarantino possono finire per annoiare quando non c'è un solo momento del film in cui non si parla, ma è un prezzo da pagare per vedere che fine farà Hitler in persona nelle mani del manipolo di ebrei-giustizieri. Si merita le tre stelle e qualcosa di più per l'interpretazione maestosa di Brad Pitt nei panni del tenente Aldo Raine. »

« Vedo tutti i film di Spike Lee, sono un appassionato, quindi è probabile che sia un pochino di parte, ma secondo quest'uomo di parte, se non avete visto Inside Man dovete comprarlo e vederlo subito! La trama è quella di una classica rapina in banca, un gruppo di organizzatissimi malfattori vestiti da imbianchini fa irruzione in una banca al centro di New York per (apparentemente) svuotare il caveau. Come in ogni buon film sulle rapine Inside Man approfondisce quel rapporto particolare che si crea tra rapinatori e ostaggi, e qui entra in gioco il surplus-spike; infatti la rapina (come suggerisce il titolo) è solo un pretesto per scavare nella psiche dei personaggi, per pattere la lingua dove il dente marcio delle divisioni razziali, in america duole ancora molto. Inside man è un film che fa godere gli occhi, in quanto è il film più costoso girato da Spike Lee, e il nostro bel cranio, in quanto è un film girato da Spike Lee... imperdibile! »

« Nick Hornby, lo sceneggiatore di An Education (e famosissimo scrittore inglese) non è Moccia. Jenny e David (i protagonisti del film) non sono Michela Quattrociocche e Raul Bova. Ok ora che abbiamo appurato che so giocare benissimo al gioco delle differenze vi basta sapere che “An Education” è un film sull'amore tra un uomo maturo e una liceale. Al contrario del nostrano “scusa se ti chiamo amore” però, si ferma a riflettere su quello che accadrebbe dopo il primo momento di passione, su come il divario generazionale fra i due amanti possa essere pericoloso, su come i genitori di lei possano veramente reagire alla scoperta che la figlia li ha ingannati ed esce con un uomo così grande. An Education, con un candore quasi insolito per Hornby, ci racconta una storia particolare partendo da uno spunto quasi abusato e riesce ad incantarci e a illuderci. »