Tutte le recensioni di C.Massimo

« Un noir teso e appassionante, con un memorabile colpo di scena finale. Impeccabile Edward G. Robinson nella parte del simpatico criminologo che diventa suo malgrado un assassino. Degni di menzione, inoltre, l'affascinante Joan Bennett (all'epoca compagna del regista) e Dan Duryea: la prima è, appunto, la "donna del ritratto", per difendere la quale Robinson è costretto a uccidere: il secondo è il gangster che ricatta i due. »

« Un gran bel film. La storia segue due traiettorie: da una parte, la vicenda del serial killer noto come "l'assassino del rossetto" (perchè le sue vittime sono solo donne) ; dall'altra parte (quella che più interessa al regista) , la lotta senza esclusione di colpi fra i tre candidati (i bravissimi Dana Andrews, Thomas Mitchell e George Sanders) alla poltrona di direttore generale di un importante quotidiano newyorchese, di proprietà dell'annoiato Walter Kyne (un convincente Vincent Price) . Il film funziona sia come poliziesco (appassionante la ricerca dell'assassino ed emozionante la sua cattura) sia come critica alla società americana, verso la quale Lang non è mai stato tenero. »

« Un film che tiene desta l'attenzione dello spettatore dall'inizio alla fine. Impossibile, infatti, non seguire con apprensione la corsa contro il tempo del protagonista, interpretato da un bravissimo Dana Andrews. La sorpresa finale che la storia ci riserva è un'autentica doccia fredda, un diabolico scherzo del grande Lang. »

« Un mediocre thriller. Le spettacolari scene di omicidi per le quali Argento è diventato celebre sono solo un ricordo, i dialoghi sono di una piattezza imbarazzante, e la suspence latita. Anche il grande Tom Savini - responsabile degli effetti speciali - appare sotto tono. L'unico motivo d'interesse è costituito dalla presenza nel cast di Piper Laurie. »

« Un anno di lavorazione e trentamila comparse: questi gli impressionanti numeri di 'Metropolis', capolavoro tedesco di Lang (non l'unico, ovviamente) e tra i più bei film di fantascienza di sempre. Indimenticabili le scenografie e i personaggi dello scienziato pazzo Rotwang e della sua creatura, il sensuale robot femmina Maria. »

« L'ambientazione veneziana e la bellezza dell'attrice tedesca Rena Niehaus sono le uniche cose buone di questo film, che si rifà (malamente) a 'Il presagio' di Richard Donner (1976). Il ritmo è soporifero, il personaggio del ragazzino cieco è insulso, e Yorgo Voyagis risulta poco efficace come Diavolo. »

« Il ricco cast non tragga in inganno: il film è davvero orribile. La trama s'ispira a quella de 'Il presagio' , solo che al posto del luciferino Damien c'è un'antipatica ragazzina, ultima incarnazione di una malvagia entità cosmica. Esilarante Franco Nero (col parruccone biondo) nel ruolo di un guru profeta. »

« Ispirato visibilmente al capolavoro di Alfred Hitchcock 'L'altro uomo' (1951 -conosciuto anche con il titolo 'Delitto per delitto'), è un film dignitoso, ma nulla di più. Tomas Milian - che recita con la sua vera voce - è, come al solito, molto bravo; convincente è anche la prova del francese Pierre Clèmenti nel ruolo del viscido conte veneziano che propone a Milian lo scellerato patto. »

« Film scombinatissimo e ricco di scene involontariamente comiche. Tra gli interpreti si fa ricordare, per la totale mancanza di espressività e l'aria imbambolata, il messicano Hugo Stiglitz, che nel suo Paese pare sia una star. Di decente in questo grottesco horror ci sono solo i trucchi e le grazie di Maria Rosaria Omaggio. »

« Gustosa anche se non fedelissima versione dell'omonimo racconto di Agatha Christie. Impeccabile la prova degli attori, fra i quali si segnalano Barry Firzgerald (che impersona il giudice Francis J. Quincannon) e, nel ruolo del dottore Edward G. Armstrong, Walter Huston, padre del famoso regista John. »