Tutte le recensioni di B.Martina

« Fiduciosa in un ex-aequo col Gladiatore, confidavo nel regista indiscusso dei colossal. La sceneggiatura forse non è tra le più originali, ma la rivisitazione da stratega-militare della vita di Mosè offre allo spettatore una prospettiva a tutto tondo del ruolo di questo profeta nell'Antico Testamento.
Svelando le sfaccettature più terrene e meno celestiali di questo grande uomo, Scott infrange i canoni idealisti riproposti finora in tutte le precedenti trasposizioni, distrugge il mito religioso e lo spoglia della sua compassione. Svela un uomo comune che, credendo nei suoi principi, assurge a un compito divino, senza però celare una nota vendicativa e sanguinaria. Forgiato come combattente, Mosè rinasce sotto una nuova luce. »

« Per ora è arduo commentare - il lavoro, infatti, è a metà - il film fine a se stesso, ma nell'universo Hunger Games si presenta come un aperitivo stuzzicante che riaccende la fame lasciando però lo spettatore a bocca asciutta! Mozzando di netto la trama, non fa altro che "spintonare" lo spettatore nelle sale il prossimo novembre, come tutti i film di questo genere sono obbligati a fare.
La trasposizione sul grande schermo tralascia anche questa volta alcuni dettagli, sia per restare coerente coi precedenti capitoli sia per i limiti di tempo, e al di là di questo ho trovato il film più descrittivo e meno "action movie" rispetto ai prequel. Una nota purtroppo - troppo - negativa è il doppiaggio, del tutto inespressivo nelle scene topiche: consiglio la visione in lingua originale sottotitolata. »