Tutte le recensioni di A.Giovanni

« Il trio comico più famoso d'Italia ritorna sugli schermi col solito filmetto allegro, che strappa più o meno frequentemente qualche sorriso in corso d'opera. Il valore aggiunto sta senza dubbio nella partecipazione di Angela Finocchiaro. Furba, e piuttosto odiosa direi, la strategica combinazione tra storia del film e periodo di uscita nelle sale. La nota di merito sta invece tutta nell'essere stata una valida alternativa al riprovevole cinepanettone annuale. »

« Sulla carta, c'erano tutte le premesse per un capolavoro: dal cast eccezionale (J. Depp e A. Jolie in primis, senza dimenticare le tante comparse nostrane, tra cui spicca C. De Sica) alle location (la nostra bella Venezia è uno splendore). Eppure questo film si perde in una storia troppo banale e troppo faragginosa per risultare avvinvente o coinvolgente, con scene troppo inverosimili e battute ben al di sotto del livello al quale i due divi di Hollywood ci hanno abituato. Rimane l'amarezza per qualcosa che sarebbe potuto essere, ma invece è e non è. »

« Quella vecchia volpe del Michele Placido nazionale, ci riprova. Dopo essere entrato nella storia del cinema italiano con "Romanzo Criminale" (anche se lui, in verità, nella storia del nostro cinema lo era già da un po'! Come non ricordarsi dell'integerrimo Commissario Cattani), ecco che se ne esce con film sulla vita del bandito Vallanzasca che ha sollevato un tornado di critiche. Non entrando nel merito della scelta se fosse opportuno o meno un film del genere, e cercando di concentrarsi esclusivamente sul prodotto, non può non ammettersi la straordinaria interpretazione di Kim Rossi Stuart, perfetto in ogni sfaccettatura, e l'eccelsa regia, che sapientemente costruisce un film avvincente e toccante. Resta il fatto che Valanzasca è stato un criminale assassino che, seppur con un forte ascendente sull'opinione pubblica e seppur dotato di un forte carisma, rimarrà vitanaturaldurante in carcere. »

« Il film pluripremiato alla serata degli oscar 2011. E non a torto, direi; soprattutto se ci si guarda un po' intorno, nell'ultimo anno. Straordinaria interpretrazione di Colin Firth, nel ruolo del re balbuziente, ma contribuisce al successo del film anche Geoffrey Rush, nel ruolo del logopedista dai metodi alternativi. Quando la determinazione e la fiducia in se stessi sono in grado di sconfiggere qualsiasi avversità. »

« Un De Niro formato Oscar ci regala un'interpretazione straordinaria in questo bellissimo film remake del vecchio film del nostro Tornatore. Un padre anziano, malato e rimasto solo decide di attraversare l'America per andare a trovare i propri figli. Per scoprire se gli affetti possono sopravvivere alle distanze. Per scoprire se la loro vita è come loro dicono o quella che hanno sempre sognato. Per scoprire se un vecchio padre può ancora occupare un posto nelle loro affannate e complicate vite. Un film toccante, commovente, al cui termine non si può non pensare al proprio, di padre. »

« Ci si può lasciare davvero il passato alle spalle e ricominciare un'altra vita? E fino a che punto le colpe dei padri ricadono sui figli? Sono questi gli interrogativi che pone questo bel film di Cupellini, trascinato da una straordinaria interpretazione di Tony Servillo, che si conferma uno dei migliori attori italiani in circolazione. Come si può reagire quando il passato prepotentemente ritorna e chiede il saldo dei conti lasciati sospesi? Un viaggio all'interno dei meandri più profondi e oscuri dell'animo umano, in cui i sentimenti entrano in guerra tra loro, e in cui ad ogni azione segue una conseguenza, prima o poi. E con un sottile messaggio finale: non si può fuggire da se stessi. »

« Il sempre eterno rapporto d'amore-odio (più d'odio che d'amore) tra professori e alunni ribelli, con l'ormai stereotipata figura del professore eroe che vuole salvare il futuro della pecorella smarrita. Qui arricchita dalla variante del consumo di droghe. Ne esce un filmettimo inutile quanto insignificante, dove gli eroi che dovrebbero salvare l'avvenire del ragazzino perso non sono capaci neanche di salvare lo stessi, immersi nella loro banalità e stupidità. Patetico il professore rock, stupidissima la professoressa sexy, inverosimile il ragazzino tossico. »

« Gradevolissima commedia tutta italiana con un cast di attori di altissimo livello, Tirabassi e Favino in particolar modo. Far ridere su temi tragici e scottanti come le morti bianche o il precariato poteva essere una sfida azzardata e forse poco opportuna, invece il film la vince alla grande, lanciando un messaggio subliminare: non servono gesti clamorosi o azioni eclatanti per ottenere quanto dovuto o farsi riconoscere un diritto, ma è necessario far sentire la propria voce, manifestando, protestando, partecipando. »

« Gradevolissima commedia dei fratelli Coen, che si confermano due dei migliori registi in circolazione. Commedia a tratti noir, a tratti comica, un po' grottesca ma mai scontata o prevedibile. Tom Hanks un metro sopra tutti gli altri, come sempre. Il continuo richiamo a Edgar Allan Poe contribuisce a creare un'atmosfera gotica e colma di thriller che sfocia però sempre in una risata o in un divertente colpo di scena. »

« La vera tragica storia del primo pentito di mafia. David Coco ci regala un'interpretazione straordinaria, vestendo i panni dell'uomo che per primo si fidò dello Stato e osò rinnegare Cosa Nostra. A costo, oltre che della libertà, della vita. Perché lo Stato lo ha snobbato, lo ha rinchiuso in un manicomio e lo ha dimenticato. La mafia, ahimè, invece non dimentica. Mai.
Film egregio, che meriterebbe maggiore diffusione. »