Diseducativo, 27-07-2010, ritenuta utile da 2 utenti su 3
« Fra i più brutti cartoni animati degli ultimi anni! La sua vicenda scontata, la morale palesemente ipocrita e la finzione dei buoni sentimenti nascosti dietro ad un elogio del patetico rendono questo cartone da sconsigliare sia agli adulti che ai più piccoli. Apprezzabile per l'animazione ed eventualmente per la scena che presenta l'antagonista questo cartone non ha assolutamente nulla da trasmettere. »
« Vedere John Connor finalmente in azione riesce (quasi) a far dimenticare la banalità del terzo episodio. Primo capitolo (e speriamo non ultimo) ambientato nel futuro, nel film si sente profondamente la mancanza di Sarah Connor (Linda Hamilton partecipa soltanto come voce di alcuni vecchi nastri registrati): neppure l'introduzione del pur valido personaggio di Worthington può colmarne l'assenza. Molto buoni (come doveroso) gli effetti speciali ed il livello di adrenalina che garantiscono allo spettatore. Piacevolissima scoperta il personaggio di Kyle Reese interpretato dal giovane Yelchin. Leggermente prevedibile la conclusione. »
Carino ma sprecato, 27-07-2010, ritenuta utile da 4 utenti su 5
« Purtroppo un'occasione leggermente sprecata: con qualche accorgimento sarebbe diventato un capolavoro capace di farsi ricordare come "Il corvo". Ottime le scene ambientate a "Meanwhile City" (volgarmente tradotta in italiano "Città di mezzo") tanto quanto a fotografia quanto per i loro aspetti gotici e vagamente apocalittici. Assolutamente gratuito invece l'aspetto di satira alla religiosità: andava senza dubbio elaborato meglio o perlomeno ancorato di più al personaggio di Franklyn. Buona la prova di Eva Green nel ruolo di decadente maniaco-depressiva. Assolutamente forzato e deboluccio il finale. »
« Uno straordinario Johnny Deep interpreta il geniale papà di Peter Pan in un film terribilmente drammatico ma al contempo pieno di speranza. La vera forza della pellicola è certamente nell'impareggiabile raffinatezza impiegata per affrontare il tema della malattia prima e della morte poi: vista con gli occhi di un bambino la domanda capitale "perchè si muore?" assume una tragicità a cui soltanto la speranza di un'Isola che non c'è (in qualunque modo la si chiami dentro o fuori dagli orizzonti fideistici) sembra poter dare risposta.
Da riascoltare separata dal film è anche la colonna sonora premio Oscar. »
« Graziosissimo film dal sapore teatrale su uno dei personaggi più amati di tutti i tempi: don Giovanni. La pellicola, non senza prendersi più di qualche ampia licenza artistica, ripercorre per sommi capi la vita del librettista da Ponte fino al suo incontro con il genio di Mozart e alla prima della loro più grande opera. Molti i momenti musicali tratti dall'opera che però probabilmente finiranno per non essere graditi nè dal pubblico più dotto (che inevitabilmente preferisce il teatro) nè da uno meno esperto. Da notare nel corso dello svolgimento anche la comparsa di un Casanova ormai vecchio bibliotecario (mal) interpretato da una vecchia conoscenza della televisione. »
Film geniale, 27-07-2010, ritenuta utile da 1 utente su 1
« Nonostante le mille critiche e i mille ostacoli che questo film ha dovuto affrontare per arrivare finalmente al botteghino ci pare impossibile non accorgersi della doppia ironia che pervade tutto il film. In "Dogma" volgarità e raffinatezza intellettuale coesistono e rendono la pellicola un piccolo capolavoro pur senza pretese. In fondo è lo stesso attore/regista ancor prima dei titoli di apertura ad avvertire che il film non va in alcun modo preso sul serio: sentirsi offesi per un'ironia mai veramente "eretica" come quella qui proposta significa fraintendere una leggerezza che vuole restare tale. »
Un documentario del presente , 26-07-2010, ritenuta utile da 1 utente su 1
« "Fight Club" non è un soltanto un semplice film tratto da un'opera di fantasia. Piuttosto è un documentario straordinariamente realistico sulla società di oggi perfettamente in bilico fra il "nido Ikea" e la bestialità più sanguigna ed istintuale.
Il flop ai botteghini non può che riconfermare il valore immenso della pellicola che lungi dall'essere affrontata con ingiustificati timori dovrebbe invece essere sdoganata ed interpretata come un monito dall'inestimabile valore educativo.
Sicuramente il miglior lavoro di Fincher se non la migliore pellicola degli ultimi 10 anni. »
Degno di Luhrmann, 26-07-2010, ritenuta utile da 4 utenti su 5
« Questo capolavoro assoluto parrebbe quasi anticipare il genio di Luhrmann. Così come in "Romeo+Giulietta" e "Moulin Rouge" infatti le contaminazioni spostano il dramma shakespeariano nell'ottocento senza che per ciò il contesto originale venga mai veramente tradito nè stravolto.
Titanico Branagh nelle scene e magnifico nel monologo del IV atto, scena 4: tanto l'originale quanto il doppiaggio valgono l'intero film. »
Regia di John Stevenson, Mark Osborne - Warner Home Video
Regia di McG - Universal Pictures
Regia di Gerald McMorrow - 20th Century Fox Home Entertainment
Regia di Marc Forster - Walt Disney Studios Home Entertainment
Da riascoltare separata dal film è anche la colonna sonora premio Oscar. »
Regia di Carlos Saura - Medusa Home Entertainment
Regia di Kevin Smith - Eagle Pictures
Regia di David Fincher - Medusa Home Entertainment
Il flop ai botteghini non può che riconfermare il valore immenso della pellicola che lungi dall'essere affrontata con ingiustificati timori dovrebbe invece essere sdoganata ed interpretata come un monito dall'inestimabile valore educativo.
Sicuramente il miglior lavoro di Fincher se non la migliore pellicola degli ultimi 10 anni. »
Regia di Kenneth Branagh - Warner Home Video
Titanico Branagh nelle scene e magnifico nel monologo del IV atto, scena 4: tanto l'originale quanto il doppiaggio valgono l'intero film. »