Destini di vetro di Anosh Irani edito da Piemme

Destini di vetro

Editore:

Piemme

Collana:
Bestseller
Traduttore:
Rusconi A., Februari V.
Data di Pubblicazione:
31 ottobre 2011
EAN:

9788856622065

ISBN:

8856622068

Pagine:
283
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Trama Destini di vetro

Iran, 1920. Per Shapur, dieci anni è un giorno bellissimo. Suo padre lo sta portando dal pasticciere più rinomato della Persia, e lui sente già in bocca il sapore della panna e del burro. Ma davanti al negozio l'ombra di suo padre sfiora inavvertitamente un reale musulmano e l'uomo viene preso a calci e gettato a terra. Quel giorno la vita di Shapur cambia per sempre, perché suo padre, incapace di sopportare le umiliazioni inferte alla sua gente, gli zoroastriani, decide di lasciarsi alle spalle la terra che ama ; di partire per inseguire un destino migliore. Il lungo viaggio li conduce a Dahanu, un piccolo villaggio alle porte di Bombay, dove la scoperta di un frutto dal sapore dolcissimo darà a Shapur e a suo padre la possibilità di un futuro felice. Ottant'anni più tardi Shapur è diventato ricchissimo, la sua fortuna risiede tutta in quel frutto e nella sua piantagione. Da anni nella sua vita non esiste che quello, ma ora che è arrivato il momento di ritirarsi, Shapur ha scelto suo nipote Zairos come suo erede. Un giovane in cui Shapur ha rivisto se stesso e a cui vuole donare ciò che ha imparato. Quando, però, il ragazzo si innamora di una schiava warli, una donna di casta inferiore, dovrà mettere in discussione il suo mondo e scoprirà un segreto riguardante la sua famiglia che il nonno aveva cercato di seppellire.

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 10.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
2 di 5 su 1 recensione

InteressanteDi D. Giuseppina-2 maggio 2011

Ho trovato questo libro interessante, il cui autore mescola ricordi e vicende personali a fatti storici. L storia del protagonista Zairos si intreccia a quella degli anni' 20 di suo nonno Shapur con frequenti flashback. Un finale che lascia l'amaro in bocca -io preferisco le storie d'amore a lieto fine-