Auschwitz. Ero il numero 220543 di Denis Avey, Rob Broomby edito da Newton Compton Editori

Auschwitz. Ero il numero 220543

Traduttore:
Cantoni E.
Data di Pubblicazione:
14 Gennaio 2021
EAN:

9788822749659

ISBN:

8822749650

Pagine:
320
Formato:
brossura
Argomento:
Olocausto
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Descrizione Auschwitz. Ero il numero 220543

È possibile immaginare che qualcuno si sia introdotto ad Auschwitz volontariamente? Eppure, nel 1944, un uomo è stato capace di farlo. Denis Avey è un prigioniero di guerra inglese, che durante il giorno è costretto ai lavori forzati insieme ai detenuti ebrei. Gli basta poco per capire quale sia l'orrore che attende quegli uomini, consunti e stravolti, quando la sera fanno rientro al loro campo... Quello che intuisce è atroce, ma Denis sente di voler vedere con i propri occhi: in un gesto che pare folle, decide di scambiare la sua divisa da militare con gli stracci a righe di un ebreo di nome Hans, ed entrare nell'inferno di Auschwitz. Da quel momento ha inizio la sua lotta per salvare la propria vita e quella di tanti altri prigionieri ebrei. Una storia scioccante e commovente che, a più di sessant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale, Denis Avey ha finalmente trovato la forza di raccontare. Per testimoniare, ancora una volta, l'orrore dell'Olocausto.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 8 recensioni

Bellissimo... Da leggere!Di O. Diana Evelina-5 Aprile 2014

All'inizio non credevo che fosse possibile. Poi, man mano che leggevo il libro, mi sono resa conto che invece lo era. La prima metà del libro narra le vicende del protagonista, un inglese coraggioso, avventuroso e...poco propenso a seguire le regole. Mi sono resa conto che questa 'introduzione' era necessaria per capire la seconda parte del libro, in cui viene narrato il suo scambio - di pochi giorni, è vero, ma a rischio della propria vita - con un prigioniero ebreo deportato ad Auschwitz. E lo fa un po' per capire davvero come sia la vita ad Auschwitz - nella parte dove stanno gli ebrei - e un po' per aiutare quest'uomo nei cui occhi ha letto una terribile disperazione ed il senso di morte imminente. Sa di avergli dato qualche giorno in più di vita, visto che lui, come prigioniero inglese, ha diritto a più cibo e a migliori condizioni di vita, rispetto agli ebrei. È un libro che leggi e non riesci più a smettere, perché ti prende e non ti lascia più andare. Leggetelo...ne vale la pena! Soprattutto in un momento in cui viene a mancare il sostegno reciproco tra gli uomini.

AuschwitzDi m. giulia-29 Marzo 2012

Un libro, testimonianza di come l'uomo possa essere arrivato a commettere le più atroci crudeltà su di un altro uomo. Una storia toccante raccontata da avey, che dopo anni, riesce a parlare a raccontare di quando scambiò la sua uniforme con quella di un ebreo detenuto in un campo di concentramento, provando su di sè, vedendo con i suoi occhi la realtà. Un libro importante per non dimenticare mai e per sperare che questi orrori non si ripetano più.

ToccanteDi N. Giovanni-21 Marzo 2012

Un libro che non dovrebbe mancare nella nostra teca, un libro che ancora una volta racconta la nuda verità toccando impotenti i nostri cuori. Ogni storia narrata, da Primo Levi (Se questo è un uomo) a Denis Avey, lasciano in noi segni indelebili, momenti di cui dovremmo farne tesoro. Spesso dimentichiamo il valore della vita, ci lasciamo trascinare da cose superflue, accantonando ciò che di più caro la stessa ci ha donato... Amore, amore per il prossimo.

Per non dimenticareDi N. Bruno Antonio-23 Febbraio 2012

Una fotografia di una delle pagine più nere della nostra storia, raccontata da chi ha visto con i propri occhi gli orrori nazisti. Ogni piccola cosa può fare la differenza: una sigaretta, un paio di stivali, persino una parola può decidere tra chi deve morire e chi vivere. Un libro che fa riflettere e commuovere

Homo hominis lupusDi I. PIER PAOLO-20 Febbraio 2012

Con questo libro siamo tutti noi testimoni di avvenimenti che vorremo irripetibili. Travolti dall'orrore, pagina dopo pagina siamo risucchiati dal vortice assurdo della guerra che trasforma l'essere umano in un mostro capace di qualsiasi nefandezza, ma anche quasi incomprensibilmente, di immaginare l'attuazione nell'autore di uno slancio di altruismo tale da fare lo scambio ed assumere così tutte le indicibili sofferenze dell'altro.

BellissimoDi A. Sabrina-14 Febbraio 2012

Un libro emozionante. Uno sguardo in un passato pieno di orrore, raccontato da chi quelle esperienze le ha davvero vissute. Un colpo all'anima pagina dopo pagina. Una triste storia per ricordare all'umanità che certe cose non devono mai più accadere. Da leggere assolutamente, e soprattutto da far leggere.