La brughiera
- Editore:
Garzanti
- Collana:
- I grandi libri
- Edizione:
- 7
- Data di Pubblicazione:
- 31 dicembre 2008
- EAN:
9788811362586
- ISBN:
881136258X
- Pagine:
- 448
- Formato:
- brossura
Trama La brughiera
Aspra e brulla, sferzata dai venti, la brughiera di Egdon incombe come un'ombra minacciosa sui protagonisti del romanzo, ambientato, come tutte le opere della maturità di Hardy, in un mitico Wessex senza tempo e senza storia: misteriosa presenza, simbolo del destino cieco che governa il mondo, e immutabile orizzonte naturale entro cui si dispiegano le volubili passioni degli uomini. A innescare il dramma è il ritorno nella terra d'origine di Clym Yeobright, il "nativo" evocato dal titolo inglese (The return of the native, 1878), un figlio della brughiera che dopo un lungo soggiorno a Parigi come mercante di preziosi decide di riscoprire le proprie radici e seguire la sua vocazione più autentica. Per l'affascinante e inquieta Eustacia Vye, ambiziosa sognatrice che trascorre i suoi giorni immaginando impossibili evasioni, l'incontro e poi il matrimonio con Clym sembrano essere l'occasione tanto attesa per sottrarsi all'angusta vita di provincia. Ma nulla unisce i due amanti, e molte cose li dividono: dopo averne fatto lo strumento dei suoi imperscrutabili disegni, il fato si vendicherà della bella Eustacia e la storia d'amore volgerà inesorabilmente in tragedia.
Recensioni degli utenti
Eustacia-22 aprile 2012
Se attribuisco il massimo dei voti a questo libro, è soprattutto per il personaggio di Eustacia. In sé, il romanzo è poco più che accettabile, con qualche ingenuità di troppo. Che poi la protagonista vera sia la brughiera, la natura insomma, va benissimo, però una storia ha bisogno di personaggi credibili, e qui ci muoviamo in terreno poco sicuro. Ma lei, Eustacia, basta da sola a riscattare il romanzo. Giovane donna difficile, severissima con se stessa, capace di errori banali, ma vissuti con la più alta drammaticità, può vivere ed invecchiare? No, può solo morire giovane e cara agli Dèi. E così siamo in piena grecità, così è.