Non è un paese per vecchie di Loredana Lipperini edito da Bompiani
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Non è un paese per vecchie

Editore:

Bompiani

Data di Pubblicazione:
10 gennaio 2020
EAN:

9788830102330

ISBN:

8830102334

Pagine:
224
Formato:
brossura
Argomento:
Gruppi sociali in base all'età: anziani
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Non è un paese per vecchie

"Onora la faccia del vecchio" è scritto nel Levitico. Mai come oggi questa esortazione sembra fuori moda, anzi: parlare di vecchiaia suscita ripugnanza. La stessa parola è pronunciata di malavoglia. Eppure siamo tra i paesi del mondo con più anziani, dove la gerontocrazia imperversa. Ma quanti sono i "vecchi" che davvero hanno potere, soldi, ricchezza? Quanti, rispetto all'esercito che è sotto la soglia di povertà? Non solo: all'interno di un'emergenza anagrafica ne esiste un'altra, di genere: perché le vecchie sono più povere dei vecchi, meno tollerate, più discriminate, addirittura espulse. La senilità femminile non gode neppure dei canonici attributi di saggezza ed esperienza. Per questo alle donne è proibito invecchiare: devono, finché è possibile, fingere di vedere nello specchio un'immagine diversa da quella reale. Attingendo da un ampio bacino di dati, statistiche e senza tralasciare il web, questo fortunato libro pubblicato per la prima volta nel 2012 indaga e denuncia un dramma della nostra cultura: l'idea malata della vecchiaia come di un tempo inutile che ha nella morte il suo fine. E lo fa con uno sguardo teso a comprendere, mai moraleggiante bensì carico di pietas e di compartecipazione: perché mostrare la faccia del vecchio è un atto di verità di cui la società ha bisogno.

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4 di 5 su 1 recensione

il cambiamentoDi S. Tania-3 ottobre 2010

Capisco il bisogno di dire in che situazione si trovino tuttora le persone anziane (soprattutto donne) al giorno d'oggi e che, col passare del tempo, nonostante l'utilità che ricoprano nel contesto familiare (soprattutto prendersi cura dei nipoti)cresca di anno in anno, vengono trattate come vengono trattate...ma è come sollevare eternamente il dilemma se "è nata prima la gallina oppure l'uovo". Finchè si permette di trattare certi soggetti in un certo modo, facendo loro fare una brutta figura a livello collettivo; anzi, rendendole quasi ridocole oserei asserire (come certi programmi che non pronuncio), le cose peggioreranno sempre. Intanto è quasi soprendente come "il peggior nemico della donna sia proprio la donna" e questo me l'ha detto pure un giud del TM, che cura casi dei minori dove le donne non aiutano le loro simili ma, anzi, gli ostacolano la strada. Se si inizia così, non voglio immaginare come si può finire! Guardate gli uomini come sono "complici" fra di loro; mai possibile che non si possa imparare niente da questi benedetti figlioli, a parte i vizi che hanno voluto ereditare le donne con la progressiva emancipazione (fumare, bere e pure peggio presumo). Li abbiamo imitati nei difetti peggiori invece che nelle qualità di cui sono ricchi...poi ci vantiamo di aver fatto progressi ed esserci emancipate; se questi sono i progressi che abbiamo fatto, tanto vale restassimo come eravamo messe prima; se non altro, almeno la salute non ne avrebbe risentito (e assicuro che quando manca quella, il resto molte volte la segue!). Abbiamo il cervello più piccolo (di quantità) ma più elaborato, cioè concentrato (di qualità); lo si può sfruttare, ogni tanto, per dei buoni fini o bisogna sempre usarlo per disintegrarci fra simili? Non lo so! Le pubblicità del cavolo per quel che riguarda la moda, insegnano alle ns figlie che, per essere belle e alla moda, devono assomigliare a degli scheletri; quelle quasi ci rimangono secche per assomigliare agli scheletri e, se non crepano prima per malattie inerenti(anoressia & bulimia, quando si sposano col loro corpo scheletrico, magari credendo che il maritino la trovi particolarmente bella, quest'ultimo per "ringraziarla" cosa fa? La cornifica con una cicciottella. Sai com'è? Le donne forse non l'hanno ancora capita ma agli uomini, di toccare uno scheletro, non è che piaccia molto...e ancora oggi non se ne sono rese conto. Chissà che prima o poi....anche i più ritardati ci arrivano; vuoi che non ci arrivi un essere che, almeno sembra, è pure più dotato rispetto ai suoi simili di sesso maschile?