Controcorrente di Joris-Karl Huysmans edito da Mondadori
Alta reperibilità

Controcorrente

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Ascari F.
Data di Pubblicazione:
7 luglio 2021
EAN:

9788804741275

ISBN:

8804741279

Pagine:
304
Formato:
brossura
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Trama Controcorrente

Ha provato fino alla nausea ogni sorta di piacere offerto dalla vita mondana parigina Jean Floressas des Esseintes, discendente di un'antica casata decaduta, quando decide di ritirarsi in solitudine nella tenuta di Fontenay, dove, sempre più preda dell'isteria e della psicosi, dedica l'esistenza a sconfiggere la Natura attraverso l'Artificio. Romanzo atipico, con un solo personaggio, privo di dialogo e delle tradizionali soluzioni narrative, "Controcorrente" si dispiega in un universo di eccentricità, follie, inquietudini, deliri, descritto con uno stile prezioso: una perfetta corrispondenza tra lingua e personaggio che ha segnato l'immaginario culturale europeo, facendo di "des Esseintes" il prototipo di tutti gli esteti e i dandy di fine secolo e di questo romanzo la bibbia del decadentismo. Con uno scritto di Guy de Maupassant e uno scritto di Jules Barbey d'Aurevilly.

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4 di 5 su 6 recensioni

RadicaleDi D. Claudio-6 settembre 2011

Testo fondamentale per comprendere l'evoluzione letteraria che porterà alla nascita del decadentismo, Controcorrente è un romanzo molto particolare. Scritto con uno stile difficile ma estasiante rivelantesi nelle lunghissime e raffinatissime descrizioni che suppliscono alla esiguità della trama, descrive la malriuscita fuga dalla "socialità" da parte di Des Esseintes, personaggio controverso, colto da una malattia nervosa e da repulsione fisica e morale nei confronti del "Progresso" acclamato dal positivismo ottocentesco.

ControcorrenteDi f. Pierluigi-4 aprile 2011

Un testo fondamentale del decadentismo, essenziale per capire le radici di quella che è la letteratura moderna e contemporanea. Uno degli apici raggiunti dall'arte romanzesca del secolo scorso. Alla lettura dopo un po' rimane un po' pesante, anche se i pareri su arte, letteratura... Ecc. Sono interessanti eo divertenti. Des Esseintes è un personaggio chiave della storia della letteratura, indimenticabile nella sua nevrosi e nella sua decadenza!

Noioso.Di R. Michele-18 marzo 2011

Lettura fatta sotto spunto filosofico. Il libro inizia con una buona base moralistica ma poi perde di convincimento sempre più ci si avvicina alla fine. Manca di mordente e personalmente l'ho trovato un po' noioso. C'è qualcosa che Huysmans ha colto ma non ha espresso con forza nel suo pensiero.

Il genio e la decadenzaDi A. Aglietti-27 luglio 2010

Huysmans è assolutamente geniale e profeta in questo capolavoro di perversione, di accidia, di estetismo e malvagità. La scelta di un ascetismo tutt'altro che di privazione dell'ambiguo protagonista è una raffigurazione perfetta per descrivere una certa intera condizione umana. Nondimeno a ciò si aggiungono i ricordi delle avventure passate e fin dall'inizio si riconosce un lento abbandonarsi all'abisso. Impareggiabile la tentazione di Auguste Langlais: il solo episodio vale l'intero libro.

il manifesto del decadentismoDi l. Mario-20 luglio 2010

La Bibbia del Decadentismo. Di certo, non un libro facile e per tutti i palati. Alcune parti, troppo prolisse, risultano un po' noiose, ma è il prezzo da pagare per immergersi nelle atmosfere fascinose e morbosamente idilliache di cui si circonda l' esteta Des Esseintes, impegnato a creare la bellezza artificialmente. E' stato scritto nel 1884, ma le tematiche sono attuali più che mai, considerando che in quest'epoca di non artificiale e non artificioso è rimasto ben poco.

ControcorrenteDi R. David-20 luglio 2010

Un romanzo ingiustamente sottovalutato, grazie al quale si evolve la storia stessa della narrativa del XIX sec. Des Esseintes è il fiore del decadentismo francese, non solo per la raffinatezza dei gusti e la fuga dalla stupidità contemporanea, ma anche e soprattutto per l'inquietudine spirituale e per l'insaziabile senso di vuoto. L'intero romanzo ruota attorno ad un unico personaggio, come ha giustamente notato Wilde, alla continua ricerca di nuovi e delicati modi (arte, letteratura, poesia, ma anche botanica, profumeria e, ovviamente, il delitto e la lussuria) di vivere la vita come un capolavoro artistico. Le poesie di Baudelaire sono la Bibbia di Des Esseintes, volontario eremita dell'estetismo, ed anche il perocrso interno dei Fleurs è in più punti sovrapponibile alla trama del romanzo (fuga dalla massa, voluttà, noia, malessere, disperazione, ribellione e resa all'ignoto). Un romanzo da leggere, anche come punto di svolta della vita di Huysmans (inizialmente realista del circolo di Mèdan, qui decadentista, in seguito cattolico e frate trappista). Alcune pagine un po' noiose, o sentenziose, alcune recensioni letterarie ormai inutili per il lettore moderno (ma resta uno dei primi a valorizzare Verlaine e Mallarmé ed a scoprire Rimbaud), e l'angusto orizzonte in cui la trama è rinchiusa sono gli unici punti deboli del romanzo.